27 gennaio 2008

Il tango dello stolto



Immagine evocatica.
Riapro così questo blog.

Mi spiace perchè non è l'impronta che gli vorrei dare, quella politica.
Non mi diverte esageratamente scriverne.
Ma (lo so "il ma a inizio frase sta male", Ma ci sta proprio bene in questo caso) è più forte di me, sono gli avvenimenti di questi ultimi giorni mi spingono a farlo.
Ora, la mia piccola e umile riflessione riguarda la qualità della Nostra - sìsì è cosa mia quanto vostra, quindi diciamo "cosa nostra" - classe politica, che penso stia raggiungendo i minimi storici in questi ultimi anni.
Lasciate perdere l'epoca di tangentopoli e la P2, i clientelismi e gli arraffoni esistono forse da quando l'homo da erectus ha iniziato ad evolvere verso il sapiens (partendo dal presupposto che ho ancora dubbi sull'effettiva esistenza dell'homo sapiens sapiens, mi sembra mera presunzione).
L'idea balenata nella mia mente è che fino a qualche anno addietro i loro traffici cercavano almeno di celarli, tenerli per loro e una stretta cerchia di loro amici: chi si nascondeva i soldi nelle mutande, chi entrava in politica per evitare la galera, chi scappava dalla politica e magari anche dal Paese per lo stesso nobile motivo e potrei citarne altri ma sono le 2 di notte e non voglio dilungarmi.


Ciò a mio avviso è veramente sconcertante, poichè nonostante abbia le telecamere puntate al culo ogni giorno e le intercettazioni telefoniche ogni 2 telefonate, questa classe politica gode nell'evidenziare il modo in cui sia diventata potenzialmente intoccabile e impunibile da ogni punto di vista, nonostante faccia le peggio porcate.
Gli esempi di questi giorni mi sembra ne siano la prova palese: un Senatore dell'Udeur - tal Tommaso Barbato - che, dopo aver constatato la presa di posizione di un suo collega di partito - all'anagrafe Nuccio Cusumano - dissociatosi dal pensiero comune decidendo autonomamente di non sfiduciare il governo, si fionda a "esporgli il proprio parere divergente" (parole usate da Barbato in un'intervista successiva all'accaduto) con tanto di insulti, minacce, e una scatarrata in allegato.
La cosa allucinante è che il dissidente dell'Udeur Cusumano subito dopo il voto è stato espulso di gran carriera dal partito per "indegnità politica" per ordine dell'Onorevole poeta Clemente Mastella (ci mette proprio l'anima nel leggere Neruda), mentre il suo collega che tanto gentilmente gli si era avvicinato per uno scambio di opinioni siede ancora saldamente e
degnamente al suo posto (e non escludo che in sedi appropriate abbia anche ricevuto una medaglietta).
Io, sinceramente un po' confuso da questo fatto, sono andato a chiarirmi le idee sul dizionario De Mauro e a questo indirizzo online ho trovato una inequivocabile definizione del termine "degno"; una delle voci, particolarmente calzante in questo caso, riporta:
"all’altezza di un ufficio, una mansione, una carica per qualità innate o capacità acquisite".
I casi sono 2: la nostra classe politica non conosce il significato delle parole; la nostra classe politica se ne strafotte del significato delle parole e le usa come diavolo vuole, tanto il popolo non capisce un cazzo.
La seconda ipotesi mi sembra più verosimile. Bisogna però ammettere che la portata della scatarrata del Senatore era oltre ogni dubbio se non innata, almeno acquisita.

Altro esempio calzante di questi giorni potrebbe essere quello di Totò Cuffaro (il suo folkloristico sito web): incriminato per favoreggiamento nei confronti di mafiosi, è stato subito risollevato da alcuni suoi colleghi politici al grido "ehh dai è stato incriminato per favoreggiamento, mica per collusione, poteva anche non saperlo che erano mafiosi; si rifarà in appello"...e poi c'era la marmotta che incartava la cioccolata. Lui intanto festeggia con dei cannoli siciliani la notizia (???), poi si dimette con estrema umiltà e c'è nell'Udc chi è pronto a giurare che l'ex presidente della regione Sicilia alle prossime politiche sarà candidato come capolista al Senato. Sono cose belle.


Mi sembra insomma che i politici si stiano un po' troppo divertendo non più alle nostre spalle, come avevano l'accortezza di fare fino a prima del giro di boa millenario, ma alla luce del sole e mostrandoci i loro fondoschiena abbronzati e questo senso di impunità mi manda considerevolmente in bestia.

Non mi chiedo dove andremo a finire perchè non ho voglia di affogare nel pessimismo; so solo che il nostro futuro non si presenta roseo et fiabesco all'orizzonte.

Delusione non è la parola esatta, ma è la prima che mi viene in mente.


Good night and good luck

on air: Man of the hour - Pearl Jam

5 commenti:

emme ha detto...

beh, anche se non volevo parlar di politica, è uscito un bel "primo post" ..
e nell'amarezza ti sono vicino :(





"Bisogna però ammettere che la portata della scatarrata del Senatore era oltre ogni dubbio se non innata, almeno acquisita."


pietgato

.darksideofluis ha detto...

Lo sai Andre, quoto al 100%. Soprattutto sono in perfetto accordo con te quando dici che almeno quindici anni fa le cose le facevano di nascosto. Adesso se ne strafottono, fanno e negano l'evidenza. Questa, secondo me, è la cosa più brutta che abbiamo ereditato dal berlusconismo: non il fatto di diventare imbroglioni, perché come dici anche tu, noi italiani lo siamo sempre stati, ma il fatto che si neghi l'evidenza in maniera così spudorata, che la gente per pietà finisce per crederci.
Oramai il conto alla rovescia è cominciato, chissà come (e soprattutto se) ce ne tireremo fuori.
SpaCciMme.

WildChild ha detto...

Non mi avvertire che hai aperto un nuovo blog!!! STRONZO!!!

Cmq mi piace, fanculo al nostro paese di merda!

Leo ha detto...

un bel post mr powers... la penso esattamente come te.
come in 1984, la verità non è quella dei fatti, ma quella della comunicazione di massa.
se in televisione neghi che qualcosa sia successo, allora quella cosa non è successa. punto. e 20.000 magistrati non potranno mai smentirti.
a presto boss

leo

Paul John Peiv ha detto...

Cuffaro confondeva solo stato ed antistato...

sai com'è è difficile...
in un paese in una regione in cui in capo dell'opposizione fa Borsellino di cognome...
mhà