Regia: David Slade
Sceneggiatura: Steve Niles
Fotografia: Jo Willems
Montaggio: Art Jones
Musica: Brian Reitzell
Interpreti: Josh Hartnett, Melissa George, Danny Huston, Ben Foster, Manu Bennett
Nazione: USA
Anno: 2007
Durata: 113'
Sull'onda del successo riscosso dalle mie recensioni, continuo con la review dell'ultimo film che l'Ariston Multisala mi ha gentilmente "offerto".
I pregiudizi che mi accompagnavano varcando la soglia di sala 5 dell'Ariston sono stati solo in parte rispettati.
Barrow, Alaska - Uno dei villaggi più a Nord del mondo ogni anno si trova per un mese a dover fare a meno della luce solare. Anche se con un po' di ritardo, un gruppo di vampiri capisce di poter sfruttare a proprio vantaggio la situazione.
La prima parte del film regge bene la trama: i vampiri iniziano la loro opera di terrore e morte e i superstiti della strage, inizialmente disorientati e in preda al panico, cercano un modo per sopravvivere un mese alla carneficina.
Suspense e tensione sono il perno attorno a cui girano i primi 60 minuti della pellicola, ma finiscono per scadere e lasciare spazio a uno splatter-horror tutto sangue e azione nella seconda metà, che si rivela più pesante e poco coinvolgente, durante la quale gli spunti interessanti sono veramente pochi e lo svolgersi della trama diventa piuttosto prevedibile e scontato, risolvendosi in un continuo inseguimento.
Esteticamente il film risulta essere una commistione tra il fumetto da cui è tratto e i videoclip nel repertorio del regista. L'ambientazione offre un contrasto molto ben riuscito tra il sangue che si riversa per le strade e la neve che ricopre il villaggio. Le inquadrature dall'alto e per le strade deserte di Barrow riconferiscono a tratti quell'alone di desolazione e solitudine irreversibile che si perde durante il film per l'azione esasperata (figlia di una trama comunque povera).
La caratterizzazione dei vampiri, che ben poco ha a che vedere con la tradizione, mi è sembrata interessante: gli spasmi incontrollati e le grida stridenti sono accostate a un linguaggio cacofonico arcano e a un'intelligenza umana (a parte l'esigenza di dover bruciare tutti i cellulari della comunità per isolarli dall'esterno...non bastava distruggere il ripetitore di segnale? e soprattutto perchè uccidono i cani da slitta quando gli abitanti possono comunque spostarsi coi fuoristrada?); ben riuscita, in particolare è la figura del loro capo, interpretato da Danny Huston (forse l'unico personaggio veramente riuscito del film), che in più di un'occasione si abbandona a frasi d'effetto sull'esistenza e sulla superstizione:
riferito all'esigenza di non lasciare testimoni del loro operato dice
Abbiamo impiegato secoli a fargli credere che siamo solo dei brutti sogni...non dobbiamo lasciar loro motivo di sospettare
o ancora in merito agli uomini
Credono in tante cose
Deludenti invece le interpretazioni dei fuggiaschi, che in più di un'occasione si mettono in luce per improbabili e inspiegabili strategie di fuga (conseguenza probabilmente sia della sceneggiatura di poche pretese, che dei pessimi attori), per le quali meriterebbero di essere divorati per manifesta stupidità.
Le più pesanti cadute di stile che abbassano non poco la valutazione sono indubbiamente la bambina assatanata presa in prestito da film dell'orrore di serie B, l'abbigliamento della maggior parte dei vampiri, che sembrano appena usciti da un negozio di Gucci, e la scena finale stile "duello epico" che dimostra, tra l'altro, come il protagonista Josh Hartnett (lo sceriffo) abbia nel repertorio due espressioni: col cappuccio e senza.
Per concludere: un film che ripensato a freddo mi ha ben poco entusiasmato, ma che appena uscito dalla sala mi ha fatto ammettere "beh dai, pensavo peggio". In ogni caso se non potete andare a vederlo, non vi perdete assolutamente niente.
21 febbraio 2008
.30 days of night
posted by .andré at 10:20
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5 commenti:
mamma mia posse, complimenti .. scrivi proprio bene le recensioni per non essere un laureando del campo :)
anche io sono entrato in sala con parecchi pregiudizi e ne sono uscito sicuramente meno deluso di quanto mi aspettassi.
concordo sulle figure dei vampiri: il linguaggio e il comportamento era particolare e interessante, pure quelle frasi che citi, anche se poi in certe scene erano un po' troppo teatrali (come quando la coppia del boss+la compagna guardano la città da sopra il tetto, inquadratura dietro in leggero movimento).
bravo quell'attore vampiro, non male anche la "spia barbone", pazza e sudicia a dovere (pure nella scena in cui sbava tra dolore e rabbia).
gli altri sono un po' da dimenticare effettivamente.
NON C'ERANO I MUSE, ILLUSIONI DA TRAILER!
(ah, i cellulari sono stati bruciati perchè, non vorrei dire una cazzata, non c'è un ripetitore laggiù ma sono invece satellitari .. anche se non ho guardato da vicino i modelli)
quella sui cellulari è una osservazione intelligente paccagnella, non ci avevo pensato; bravo tu.
resta il dubbio asd
Secondo me dovresti farlo come lavoro il "recensionista di filmE", ziopoArco, sei strabravo!
No, sul serio, veramente figa la recensione, ci miglioriamo post dopo post...
Strafiga la parte "Le più pesanti cadute di stile che abbassano non poco la valutazione sono indubbiamente la bambina assatanata presa in prestito da film dell'orrore di serie B, l'abbigliamento della maggior parte dei vampiri, che sembrano appena usciti da un negozio di Gucci, e la scena finale stile "duello epico" che dimostra, tra l'altro, come il protagonista Josh Hartnett (lo sceriffo) abbia nel repertorio due espressioni: col cappuccio e senza."
Da notare la citazione colta nell'ultima frase.
Ottimo Posse, ringraziandoti/vi per avermi invitato a vedere questo film con te/voi appuntamento alla prossima recensione.
SpaCciMme
ma luisse tu in settimana non ci sei mai perchè devi studiare e andare a letto presto mi dicesti. non te lo proposi perchè convinto di ciò.
ti pongo in ritardo le mie più umili e sentite scuse, assicurandoti che questo misfatto non si ripeterà.
grazie per gli elogi alla review. alla prossima
Tranq era una onesta battuta la mia! Lol
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